A te (che soffri di vertigini)

A te, che hai ancora i battiti furiosi,
Annaspi per troppa gioia,
Succhi bolle d’aria e silenzio di carne,
Sii felice, non ascoltare quella voce
Molesta e greve che ti predica
Straniera alla felicità,
Sii felice, schiaccia l’odiosa serpe,
Non diventare eco, nasci radiosa
Dalle terre fertili, dalle mani
Colme di doni, di tenero sentire
Dell’uomo che sa accoglierti
In un abbraccio infinito
Amelia De Simone – maggio 2015
Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *