Erano giorni fitti di boschi, pinete,
Acque di mare, di laghi, fiumi, cascate e fiordi
Un viaggio di piedi che affondano nella terra nuda, fangosa, di alberi solenni o giovani arbusti che a mille ti sfilano avanti, di alghe dall’odore greve, e barchette sonnacchiose che creano una macchia di colore su uno specchio grigio e senza creste, montagne brulle, orgogliose della loro nudità, prati rigogliosi dal verde brillante, armenti e greggi liberi al pascolo, cento, mille, e qualcuno in più.
Ho sognato nella casa sul mare, con le vetrate che ci hanno donato una vista senza eguali di libertà, pioggia e maestosità, ho sognato con gli occhi aperti, vigili, accanto il sonno sincero e abbandonato dell’amica della Terra e delle creature bisognose di Dio, ho sognato la danza in cerchio degli elementi della Natura e della Poesia, ho sognato di essere nel mezzo e di danzare leggera, libera, con una missione di bellezza da compiere.
Amelia De Simone- 18 maggio 2024
(All’amica della Terra – sull’isola di Skye)









