Quel che mi sorprende
é ritrovare nella tua carne e nel respiro che mescoli al mio,
il mare, i vicoli, l’erba,
gli odori dell’infanzia, il vocío allegro di giovani donne in strada,
la luna, la gente in festa, il sonno che ristora, un ballo che non finisce mai,
Una musica gitana, un fiore che odora di sole, i disegni degli dei,
un vecchio quaderno di appunti, un vestito
troppo corto, l’indignazione per i soprusi,
cioccolato amaro e zenzero candito, mani intrecciate, un soffio di vento, i marosi, la malinconia, la meraviglia di amare con innocenza, la voglia di raccontarmi e contare le mie ossa.
Mi sorprende che tu possa aprire i miei occhi ai bagliori senza bruciarli, mi sorprende che tu predìca e voglia contare tutte le mie vittorie, che tu sappia ciò che io non so, mi sorprende ritrovare nella tua carne e nel respiro che mescoli al mio il mondo visibile e invisibile
Amelia De Simone – 29 luglio 2018