T’accarezzo la testa
E t’asciugo gli occhi al seno,
La morte devasta la quiete
E i giorni futuri, l’amico che era fratello
T’ha lasciato fratto, senza consolazione,
E io che sono porto per questa tua barca mesta,
Raccolgo le tue spalle curve e il tuo pianto
Aguzzo, e non so parlarti,
Solo farti nido con petto e braccia di madre
Amelia De Simone – maggio 20 15