L’albero d’oro

Quando ancora non mi cercavi,
E nemmeno t’apparivo in sogno,
Quando ancora ero ombra senza sangue,
Io già ti cullavo al petto
E ti sapevo e sapevo la tua resa
I tuoi tentativi di difesa
E ancora la resa
Che non é sconfitta,
Ma pace per quel corpo sfinito
Quella mente assetata,
Tu mi intravedevi e io vedevo
Nitide le nostre sagome
Che s’amavano fitte,
Intenerite per la vicinanza
Ebbre del vino della gaiezza,
Rami che diventavano l’albero d’oro

Amelia De Simone – febbraio 2015

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