Quando il mondo fuori non é più radura che rinfresca i piedi, che accoglie il tuo corpo felice del contatto con l’erba e la terra e i fiori,
Quando la testa diventa china e cupi gli occhi, pieni di lacrime ricacciate a stento, e quando il dolore del mondo é il tuo e il tuo non é del mondo,
In quel momento abbracciami, fallo senza parole, muta la bocca, gli occhi pieni, pietà nel petto, e mano santa sul capo stanco.
A volte, gli abbracci a volte, sono la cura di tutti gli squarci, dove la parola diventa stupida e non sa combattere i capricci degli dei, gli abbracci salvano, basta aprire le braccia distratte
Amelia De Simone – 2 maggio 2020