A volte

A volte cerchiamo protezione.  Non dal mondo, dal nemico là fuori, dai pericoli in agguato,  no. Da noi stessi, dalle nostre grandi fragilità,  dalle nostre dinamiche reiterate fino allo sfinimento,  fino a non poter mai più credere di aver diritto di affrancarci dalla parte oscura di noi. Noi siamo quella macchia,  quel peccato e nessuno saprà aiutarci,  elevarci, accompagnarci in un cammino più luminoso.

Inutile presentarsi con la veste bianca,  inutile vendersi come immacolati,  o peggio ancora come Maddalene redente, che mai più cadranno, non offriamo in dono quelle fedeltà,  quelle lealtà,  quelle assenze di tentazioni che sono solo un nostro bisogno di vederci migliori,  ripuliti, un desiderio catartico così vero eppure così falso,  inutile, incompreso e miseramente disatteso.

Bisognerebbe avere il diritto di separarsi da se stessi, di dire no a quello spirito compagno che grava e gravita sul nostro capo e potersi vivere secondo i propri afflati etici.

Bisognerebbe separarsi come con quel semplice attrezzo che separa il tuorlo dall’albume.
Invece solo frittate.

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