La tua umiltà

La tua umiltà

Fotografia di Tina Modotti, Messico, anno 1926

La tua umiltà mi scuote,
Mi dissequestra dalle mie ragioni superbe,
Mi rende di fragile schiuma d’onda,
Ripiegata eppure a viso in su,
Cresciuta nelle tue prove di rovente coraggio,
Arrampicata alla vite che tu curi,
Contadino che scalda i semi tra le mani
E dissoda la terra arsa.

La tua umiltà mi commuove,
Mi lascia guerriera con le armi sotterrate,
Infinita, impressa nel futuro degli amanti indissolubili,
Marchiata a fuoco nei giorni
Degli dei onnipotenti

Amelia De Simone – 10 gennaio 2017

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Così, per puro amore

Così, per puro amore

Io sposo le parole che ammutolisci in cuore,
Sposo quella bocca che si serra amara,
E sposo i tuoi occhi chiusi e gonfi di dolore,
Io sposo il peso dei tuoi segreti,
E sposo la nostra vicinanza silente,
Io sposo la tua malinconia e le rughe in fronte,
Io sposo senza capire, così, per puro amore

Amelia De Simone – 21 dicembre 2016

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Sei il tempo che non basta mai

Sei il tempo che non basta mai

Se anche avessi una vita intera
Da vivere ancora con te,
Non basterebbe a nulla,
Avrei sempre un cuore avido
Dei tuoi minuti con me,
Mai sazia, mai calma,
Mai approdata.

Sei il tempo che non basta mai,
Più mi riempi e più accolgo ore vuote,
Più baci la mia bocca e più ardo per baciarti.

Sei Il tempo che troppo racconta senza darsi,
Sei Il tempo del cuore che risuona a tamburo senza riposo alcuno,
Sei Il tempo che devo vivere senza diventare mai paga,
Sei Il tempo che occorre per crescere, ma non basta mai.

Se anche avessi una vita intera
Da vivere ancora con te,
Non potrei assolverti mai
dai troppi respiri lontani dai miei

Amelia De Simone – 15 dicembre 2016

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Ho una voglia disonesta

Ho una voglia disonesta

Ho una voglia disonesta
Di allegria e di furbizia

Di svuotare cassonetti
E suonarci su a tamburo

Di tatuaggi all’hennè
Su tutto il mio corpo smarrito

Di ridere senza ricordare
D’essere stata triste

Di mordere un po’ di pane e vita,
Di sognarmi giovane ed errante

Gitana e sgomitante,
Fiera e nera di pelle

Ho una voglia disonesta
D’essere un po’ felice

Nascondermi agli oscuri dei,
E risorgere alla vita in luce

Ho una voglia così onesta
Di respiri assai sereni

Ora chiudo gli occhi grandi
E, patapì, io rinasco spensierata

Amelia De Simone – 2 dicembre 2016

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I giorni senza te

I giorni senza te

Se penso a un mio futuro incauto,
Fatto di giorni senza te,
Come immaginarsi morti giovani

Mi manca la tua pelle di cannella,
Profumata di mestizia calda e dolce,
Che mi rende tracimante e luminosa.

Devo riposare nei tuoi pori,
Per evaporare i pensieri
Nei cieli dell’amore in carne.

Se penso a un mio futuro incauto,
Fatto di giorni senza te,
Come recitare la fame e la sete

Amelia De Simone – 11 novembre 2016

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Amo talmente

Amo talmente

Sono in braccio al vuoto delle tue braccia
Amo talmente la tua essenza
Da venerare il dolore della tua mancanza
Mi rende forte, assennata,
Lucidamente perduta,
Felice d’una sofferenza
Che si fa offerta e grazia di sé

Amelia De Simone – 4 ottobre 2016

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Parole senza verbo

Parole senza verbo

L’aria trema di parole,

parole senza verbo,

piene, sensuali,

parole di polpa e di silenzio,

m’accarezzi senza rapacità,

rapido, forte, tremi tanto ti trafiggo il fianco,

gli occhi tuoi mi incollano al tormento,

mi contengono severi e increduli,

gli occhi di chi ama senza timore

e senza timore chiede amore

Ancora mi parli,

parole senza verbo,

parole senza suono

E ricche d’un mondo invisibile,

che intuisco e tu attendi che io veda pieno,

ancora mi parli,

eppure sono lontana da quell’abbraccio,

e dalla mano che insegna a restare,

mi parli,

parole senza verbo,

eppure di tuono e fuoco indomabile

Amelia De Simone – 21 settembre 2016

Immagine per gentile concessione di:

Model: Federica Rapacciuolo
Hair stylist: Oresti Durini
Ph: Mario Nespro

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Il padre nudo

Il padre nudo

Tu che avevi le carni sconosciute ai figli,
Ammaestrato al pudore e ai costumi antichi,
Nei giorni dell’oscurità diventasti
Di ossa esposte e pelle nuda,
Senza più spessori e baluardi.

La mente vacillava nelle ombre,
I ricordi dei tuoi figli bambini
Si attorcigliavano ai giorni distorti,
Senza contorni e senza sicurezze.

Il tuo lamento é la mia spada,
Ti vedo, padre, nudo, senza più fierezze,
Le carni tremule, abbandonate dallo spirito.

I tuoi figli son diventati la tua veste,
Ti hanno rimesso al mondo pudico e onorato,
Sono diventati la tua essenza,
Il nome tuo e la tua memoria

 

 

Amelia De Simone – 9 agosto 2016

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Sotto le tue mani

Sotto le tue mani

Sotto le tue mani
I miei capelli si fanno seta
E d’acqua cristallina gli occhi,
Che avevano i riverberi del bosco,
Rossa la bocca che macchia la tua
Come i gelsi d’estate,
Divento bella, fiume straripante,
Acque grasse e furiose

Sotto le tue mani sogno
Da gazzella, corro senza affanni,
Non vedo muri e ciottoli,
S’alleggeriscono le vene e le carni,
Fluttuo come foglia nel vento,
Volteggio e canto e rido,
Divento saggia e senza peso,
Un origami, un’étoile dal collo aggraziato, un fiore che dimentica di invecchiare

Amelia De Simone – 12 luglio 2016

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