Io voglio che tu sìa*

Ti poso le mie perle sul corpo
Ora etereo, di soffio,
Ti disegno elegante,
Le scarpe coi tacchi alti che non hai indossato mai,
Una veste leggera, sinuosa,
Un cappello che non avresti calzato mai,
O uno chignon,
Il collo nudo,
Come le regine fiere,
Ti voglio rendere cigno,
Voglio liberarti dalla vita senza lussi,
Dai doveri senza mai fine,
Voglio portarti a fare quel viaggio solo nostro,

Segreto tra i segreti.

Voglio che tu sia,
Voglio che tu possa urlare, cantare, sognare,
Voglio che tu dorma e poi possa svegliarti
saltando dal letto, gioiosa, senza affanni,
Voglio che ti guardi con i miei occhi e ti veda bellissima,
Voglio truccarti gli occhi della bontà e tenerti ancora la mano,
Voglio cucinare i tuoi dolci preferiti,
Voglio pettinarti i ricci e riempirti l’anima di speranza e luce,
Voglio stordirti con i nostri discorsi sullo spirito,
sulla divinità e sui giorni della guarigione.
Io voglio darti altra vita,
E voglio sentirti ridere,
Come nel sogno che mi ha calmato il cuore.
Io voglio che tu sìa.
Io voglio che tu sìa

Amelia De Simone – 5 ottobre 2015

 

 

*Poesia dedicata a Beatrice, sorella amatissima

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *