Ho una voglia disonesta
Di allegria e di furbizia
Di svuotare cassonetti
E suonarci su a tamburo
Di tatuaggi all’hennè
Su tutto il mio corpo smarrito
Di ridere senza ricordare
D’essere stata triste
Di mordere un po’ di pane e vita,
Di sognarmi giovane ed errante
Gitana e sgomitante,
Fiera e nera di pelle
Ho una voglia disonesta
D’essere un po’ felice
Nascondermi agli oscuri dei,
E risorgere alla vita in luce
Ho una voglia così onesta
Di respiri assai sereni
Ora chiudo gli occhi grandi
E, patapì, io rinasco spensierata
Amelia De Simone – 2 dicembre 2016